Sostenere il sentirsi origine delle proprie decisioni e azioni, sollecitare e guidare la crescita nella capacità di auto-dirigere e autoregolare il proprio apprendimento sono modalità educative essenziali perché il singolo riesca a elaborare un progetto di vita, oltre che di studio e di sviluppo professionale, e si impegni nel creare le condizioni soggettive e contestuali per realizzarlo”. –
Michele Pellerey

IL PROGETTO
Il progetto di sperimentazione didattica Scuola delle Relazioni e della Responsabilità (SRR) è nato nel 2016, per iniziativa di alcuni docenti del liceo Morgagni di Roma, che hanno creduto nell’idea che la qualità delle relazioni (sia tra pari che studente-docente) siano fondamentali nel favorire i processi di apprendimento e che le pratiche educative, unite a diversi aspetti del clima scolastico, abbiano un ruolo decisivo nel plasmare le scelte degli studenti e, di conseguenza, il loro futuro accademico e professionale.
Oggi la SRR è attiva nelle 5 classi della sezione G del liceo Morgagni, coinvolge il 20-25% dei suoi docenti e sono già due le classi che hanno conseguito il diploma facendo l’intero percorso liceale all’interno del progetto.
Nel 2018, la SRR è stata riconosciuta dall’USR Lazio come un esempio di didattica innovativa e per questo è oggetto di visite da parte di docenti neo-assunti.
Dal 2019 è attiva una collaborazione con un team di professori e ricercatori dell’Università di Roma “Sapienza”, coordinato dai docenti Guido Benvenuto (Pedagogia Sperimentale) e Stefano Livi (Psicologia Sociale, dello Sviluppo e della Ricerca Educativa). La SRR, inoltre, è stata più volte presentata in convegni nazionali incentrati sulle avanguardie didattiche, è stata selezionata per il Festival dell’Innovazione Scolastica di Valdobbiadene, e il suo progetto, con gli studi dei primi monitoraggi, sono stati illustrati in una pubblicazione scientifica della SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica).

OBIETTIVI
Obiettivo primario della SRR è innanzitutto un apprendimento sereno ed efficace: ottenere il successo scolastico in una cornice serena e il più possibile priva di ansia. Ma, più in generale, è quello di fare esperienza di una scuola capace di valorizzare e sviluppare al meglio il potenziale educativo dei giovani, futuri cittadini del mondo, ponendo la giusta rilevanza alle dimensioni metacognitive e affettivo motivazionali, utili ad incrementare le capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di saper gestire il proprio apprendimento e la propria carriera.
Diverse sono le attività educative proposte ed attuate ma, soprattutto, la SRR vede la rimodulazione di due aspetti centrali della vita scolastica: la lezione e la valutazione. Gli strumenti didattici e valutativi sono scelti e concordati con l’obiettivo di promuovere il benessere degli studenti, incoraggiando un processo di apprendimento libero e consapevole.

LA LEZIONE
Lo studente diventa il “soggetto responsabile” della propria crescita culturale: si prediligono metodologie inclusive, con un ampio spazio riservato all’insegnamento tra pari e al lavoro di gruppo, che favoriscono l’apprendimento cooperativo in un clima di libertà; le lezioni frontali tradizionali sono accompagnate da forme di apprendimento esperienziale, durante le quali lo studente è produttore attivo di conoscenza; la disposizione dei banchi è flessibile e continuamente adattata al tipo di attività svolta, passando dal "ferro di cavallo" a vere e proprie
“isole di lavoro”.

Il tempo-scuola viene riorganizzato: si punta a massimizzarne l’efficienza e l’efficacia, facendo sì che gli studenti siano attivi il più possibile quando la guida è presente, riducendo il lavoro da svolgere a casa per offrire ai ragazzi l’opportunità di coltivare interessi, passioni o, semplicemente, attività di svago.

LA VALUTAZIONE
Un’attenzione particolare è riservata al processo di autovalutazione e alla valutazione tra pari che, durante tutto l’anno scolastico, vengono combinate alle valutazioni del docente. Una vera rivoluzione è l’assenza di voti numerici: sono utilizzate delle “valutazioni descrittive” del percorso che lo studente sta realizzando e delle prove scritte o orali realizzate, così che il docente sia percepito come una guida fidata. Il voto, come da normativa, è mantenuto, per materia e per quadrimestre, solo in pagella, e scaturisce dalle valutazioni descrittive del docente e degli stessi studenti.
L’idea di base infatti è che la valutazione in classe possa essere usata per favorire l’apprendimento, riducendo gli esiti negativi associati alle sue dimensioni puramente sommative.

Link di approfondimento:

1. Power point di illustrazione del progetto

2. La sperimentazione raccontata in 2 minuti dalle prime diplomate (2021)
https://youtu.be/lb7ywQOsSa8

3. Presentazione del progetto da parte dell’ex dirigente Gasperini e del prof. Arte (Conferenza I diritti della scuola, una scuola dei diritti - Verona, 14/11/2021)
https://www.youtube.com/watch?v=aUdbXOL4zkc (dal min. 2.05, durata 25 min.)

4. Presentazione del progetto da parte dei proff. Arte, Biancini, Durante, Giammarco
(Festival dell'Innovazione Scolastica, Valdobbiadene, 3/9/2022)
https://youtu.be/9fHS2FcUELQ (dal minuto 1.14, durata 30 minuti)

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